lunedì 23 maggio 2011

Errori dei grandi

Per farmi perdonare il ritardo nell'aggiornare il blog, vi offro la mia libera traduzione di un articolo di Robert Cohen sul vegetarianesimo del Mahatma Gandhi  che non mancherà di interessarvi, ne sono certa.



"Non vale la pena di essere liberi se la libertà non include la possibilità di fare errori"
(M. Gandhi)

Gandhi non era vegan. Nella sua autobiografia, ammise che la sua abitudine di bere latte di capra "has been the tragedy of my life."
Nel 1891, il ventiduenne  Mohandas Gandhi prende la laurea in legge e supera gli esami per diventare avvocato. Nel  1914, Gandhi - dopo un periodo di residenza  in Sud Africa - tornò in India con una malattia polmonare, la pleurite. I medici gli consigliarono di bere latte di mucca ma lui rifiutò.  Lo stesso consiglio gli fu dato qualche anno più tardi, dopo aver sviluppato una grave forma di dissenteria accompagnata da febbre alta. Sebbene Gandhi avesse fatto voto di non bere mai latte di mucca, la malattia lo stava quasi uccidendo ed egli si risolse ad un compromesso, bere latte di capra.


A 71 anni, ecco cosa scrisse Gandhi nella sua autobiografia:
"Mi ero da tempo reso conto che il latte non era necessario per sostenere il corpo, anche se non è stato facile rinunciarvi. [--] Mi è capitato di venire a contatto con alcune pubblicazioni  in cui vengono descritte le torture a  cui mucche e bufali sono stati sottoposti dai loro custodi. Questo ha avuto un effetto decisivo su di me."

Già a 21 anni Gandhi era stato ospite dell'azienda agricola di Lev Tolstoj in Russia, dove capì che il latte di mucca non è mai stato il cibo ideale per gli esseri umani. Così scrisse ancora nella sua autobiografia:

"E' stato in quel periodo che avemmo la discussione sul latte. Mr. Kallenbach disse: "Parliamo sempre degli effetti dannosi del latte. Perchè allora non ci rinunciamo? Non è certamente un cibo necessario". Rimasi piacevolmente stupito di fronte a quel suggerimento ed entrambi promettemmo a noi stessi di abiurare per sempre il latte"

Non andò esattamente così. L'ultimo pasto di Gandhi prima di essere ucciso nel 1948 consistette in verdure, arance e latte di capra....

Oggi,   Maneka Gandhi, omonimo del Mahatma, guida il movimento Notmilk in India. E' con lei che inizia la storia del movimento per i diritti degli animali in India, lei che una volta era Ministro per il benessere animale del Governo Indiano. Le operazioni di soccorso da lei guidate hanno permesso la liberazione di migliaia di animali torturati e la denuncia delle violazioni in circa 600 cosiddette "strutture di ricerca". E il movimento è sempre più in crescita, giorno dopo giorno.

Maneka Gandhi

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